IL CRISTALLO, 2009 LI 1 [stampa]

LA FORTUNA DELLA MUSICA DI F. J. HAYDN NELLE ISTITUZIONI MUSICALI DELLA PROVINCIA DI BOLZANO

di GIULIANO TONINI

La fortuna di Haydn nelle istituzioni musicali locali cominciò ben presto ed è praticamente contemporanea alla fortuna europea della sua musica nella seconda metà del Settecento. Nello Scrinium Musices, autentico 'tesoro' di manoscritti e stampe musicali assemblato da Anton Melchior von Menz (Bolzano, 1757–ivi, 1801), titolare della più prospera ditta commerciale settecentesca di Bolzano e generoso mecenate, ad usum della Gesellschaft der hiesigen Tonkünstler, i musicisti della cappella della Chiesa parrocchiale protagonisti dell'articolata vita musicale bolzanina alla fine del Settecento, figurano ben 35 lavori sinfonici di F. J. Haydn, il corpus strumentale più consistente dell'intera raccolta. Si tratta delle sinfonie Hob. I:76 (dispersa), 77 (dispersa), 78 (copia manoscritta), 63 (copia manoscritta), 62 (dispersa), 70 (copia manoscritta), 71 (copia manoscritta), 74 (copia manoscritta), 75 (dispersa), 79 (copia manoscritta), 80 (copia manoscritta), 81 (dispersa), 82 (copia manoscritta), 83 (copia manoscritta), 84 (copia manoscritta), 85 (copia manoscritta), 86 (dispersa), 87 (copia manoscritta), 51 (dispersa), 90 (copia manoscritta), 91 (copia manoscritta), 48 (copia a stampa, Paris, Sieber Musicien, 1786), 67 (copia a stampa, Paris, Sieber Musicien, 1786), 61 (dispersa), 53 (copia a stampa, Paris, Sieber Musicien, 1786), 65 (copia a stampa, Paris, Imbault, Sr. Sieber, 1784), 95 (copia manoscritta), 94 (copia manoscritta), 96 (copia manoscritta), 98 (copia manoscritta), 97 (copia manoscritta), 93 (copia manoscritta), 100 (copia a stampa, Augsbourg, Gombart et Comp., 1792), 103 (copia a stampa, Augsbourg, Gombart et Comp., 1799) e 101 (copia a stampa, Augsbourg, Gombart et Comp., 1799). La presenza dei materiali d'esecuzione di queste sinfonie è indice sicuro della loro esecuzione nel corso delle Accademie musicali organizzate dal von Menz nel salone della sua residenza bolzanina, mentre le firme apposte in calce ad alcuni frontespizi, rispettivamente di Anna Gräfin Sarnthein (Bolzano, 1796 – ivi, 1869), figlia unica del von Menz, la quale ereditò e ampliò l'imponente raccolta musicale del padre, e del conte [Ludwig] Sarnthein (Innsbruck, 1792–Oberbozen/Soprabolzano, 1867), sposato in secondo nozze nel 1819, attestano acquisizioni ottocentesche di sinfonie haydniane cui si aggiungono anche la copia manoscritta della sinfonia Hob. I:60 e le stampe delle sinfonie Hob. I:93 e Hob. I:96, rispettivamente pubblicate a Vienna da Artaria et Comp. nel 1796 e nel 1795, prestate all'orchestra del Musikverein che le eseguì nel corso delle sue stagioni sinfoniche. Ma la presenza di Haydn nel fondo musicale del von Menz non si limita alle sinfonie ma comprende anche le copie manoscritte delle parti dell'Inno Stabat Mater, Hob. XX bis, della partitura e delle parti dell'Oratorio Die Schöpfung, Hob. XXI/2, delle parti orchestrali e della riduzione per quartetto d'archi della composizione Die sieben letzten Worte unseres Erlösers am Kreuze, Hob. XX/1, della partitura e delle parti della Cantata La Tempesta, Hob. XXIVa:81, delle parti staccate dei Quartetti "Prussiani"per archi Hob. III:45–49 op. 50 nn. 2–6; delle stampe delle parti dei VI Canon für Canto Primo, Canto Secondo, Tenor & Bass […] Hob.. XXVIIb, e delle parti della Sonata pour le Clavecin ou Piano-Forte avec accompagnement d'un Violon […] Oeuvre 70 sul cui frontespizio appare la firma di Mademoiselle Nannette Menz.2 Il comparto delle Messe è invece rappresentato dalle parti della Missa brevis Sancti Johannis de Deo (Kleine Orgelmesse) Hob. XXII:7, della Missa Cellensis (Mariazeller Messe) Hob. XXII:8; risultano disperse (ma in realtà si tratta di prestiti ottocenteschi alla cappella del della Chiesa parrocchiale, oggi Duomo) la Missa in honorem BVM (Grosse Orgelmesse) Hob. XXII:4, la Messa Hob. XXII:G1, la Nelsonmesse Hob. XXII/11, la Missa Sancti Bernardi von Offida (Heiligmesse) Hob. XXII/10 e la Theresienmesse Hob. XXII/12.3 La presenza della partitura e delle parti dell'Oratorio Die Schöpfung, Hob. XXI/2 sono legate alla sua prima esecuzione bolzanina curata dalla Gesellschaft der hiesigen Tonkünstler nel 1801, come fa fede la data sul frontespizio del libretto a stampa conservato nella biblioteca del Museo Civico: "Aufgeführt in Botzen 1801. Botzen, mit Weißschen Schriften" ["Eseguito a Bolzano nel 1801. Per i tipi di Weiß"].4


Nel corso dell'Ottocento

Questa esecuzione inaugurò la fortuna ottocentesca di questo oratorio, vero filo rosso della fortuna ottocentesca della musica di Haydn sulla scena musicale locale. Die Schöpfung venne infatti eseguita integralmente altre 4 volte nel corso dell'Ottocento: martedì 19 maggio 1863 nel teatro cittadino "zur Kaiserkrone"5 cui prese parte un coro di oltre cento persone e un'orchestra di cinquanta elementi sotto la direzione del compositore Matthäus Nagiller (Münster, Unterinntal, 1815–Innsbruck, 1874);6 sabato 14 e martedì 17 aprile 1888 nella Sala Civica7 sotto la direzione del Kapellmeister Johann Zipperle (Bolzano, 1831–ivi, 1896); venerdì 7 aprile 1899 nella Sala Civica con i solisti Elsa Niggl, cantante locale al suo debutto, Eugen Weiß proveniente da Vienna, Karl Deluggi (Bolzano, 1850 – ivi, 1931), tenore e docente della locale scuola civica di musica, il Männergesangverein, gli allievi dell'Istituto magistrale e la consueta generosa partecipazione di un nutrito numeri di musicisti dilettanti sotto la direzione del Kapellmeister Adolf Peter (? -? ). Oltre a queste esecuzioni integrali, le cronache musicali bolzanine ottocentesche registrano anche diverse esecuzioni di singoli numeri tratti dallo stesso Oratorio. La prima esecuzione integrale dell'Oratorio Die Jahreszeiten fu invece piuttosto tardiva, mercoledì 18 e sabato 22 aprile 1894,8 ma fu preceduta dall'esecuzione integrale delle singole 'stagioni' sotto la direzione del primo Kapellmeister del Musikverein, Joseph Lutz (Weißenbach, Reutte, 1822–Innsbruck, 1884): Der Frühling (domenica 13 e giovedì 24 aprile 1856), Der Sommer (venerdì 6 marzo 1857), Der Herbst (giovedì 17 dicembre 1857),9 Der Winter (giovedì 7 aprile 1859) e da alcune successive esecuzioni di singole parti e di singoli numeri. L'archivio del Duomo conserva le parti vocali e strumentali di diverse messe di Haydn (alcune delle quali provenienti dal fondo Menz),10 la cui esecuzione conobbe però una flessione negli ultimi decenni dell'Ottocento in quanto non più corrispondenti ai canoni estetici del cecilianesimo, il movimento di riforma della musica liturgica che ripristinò il canto polifonico a cappella bandendo l'impiego in chiesa dell'orchestra. Ma questo non impedì che ancora nel corso della Messa di Natale del 1889 fosse eseguita una Messa in si bemolle maggiore di Haydn. Il Duomo di Bolzano ospitò Venerdì Santo del 1871 e del 1884 l'esecuzione della Musica in strumentale sopra le 7 ultime parole del nostro Redentore in croce Hob. XX:1 A, e una sua esecuzione è documentata anche nella Chiesa Parrocchiale di Merano, Venerdì Santo 15 aprile 1881.11 Più problematico risulta invece ricostruire la fortuna esecutiva ottocentesca delle sinfonie di Haydn: tranne il caso di una sinfonia citata con il suo titolo (la Sinfonia "Il distratto" Hob. I:60 eseguita sabato 6 dicembre 1884), per le altre numerose sinfonie eseguite il solo riferimento alla tonalità non è sufficiente ad identificarle con precisione. Il Quartetto d'archi del Musikverein eseguì più volte il Kaiserquartett Hob. III:77 (giovedì 16. 3. 1865, lunedì 26. 4. 1869, giovedì 4. 1. 1883) il quale, assieme ai Quartetti in sol minore Hob. III:74 (martedì 8. 1. 1873, sabato 27. 1. 1883) e a un quartetto in re maggiore (giovedì 9. 12. 1880), forma la rosa dei brani cameristici di Haydn presenti nella programmazione concertistica ottocentesca del Musikverein.


Nel corso del Novecento

La fortuna cameristica di Haydn nel corso del Novecento registrò un graduale e costante incremento a partire dall'esecuzione del Quartetto in fa magg. op. 74 n. 2 Hob. III:73, sabato 29 marzo 1913 nella sala del Museo Civico di Bolzano12 da parte del rinomato quartetto di Bruxelles. Sempre in questa sala il 31 gennaio 1927 ebbe luogo la prima esecuzione bolzanina di un Trio per pianoforte violino e violoncello di Haydn (Hob. XV:27, do maggiore) nella cornice di un programma tematico intitolato "Musik des Rokoko", in cui figuravano anche composizioni di Mozart e di D. Scarlatti. Nella sala dell'Hotel Bemelmans di Collalbo/Renon il Trio formato da Sidericudi, pianoforte, Rossi, violino e Savigni, violoncello eseguì, venerdì 23 agosto 1929 il Trio Hob. XV:29 e questo stesso Trio fu riproposto dal Trio di Roma (Germano Arnaldi pianoforte, Francesco Antonioni violino, Antonio Saldarelli violoncello) lunedì 22 maggio 1933 nella sala del Museo. Il Trio in sol maggiore Hob. XV:39 ebbe due successive memorabili esecuzioni: sabato 19 novembre 1938, nella sala del circolo "Dante Alighieri" in piazza Vittorio Emanuele (l'attuale piazza Walther), da parte del Trio Italiano formato dal pianista e illustre compositore Alfredo Casella, dal violinista Alberto Poltronieri e dal violoncellista Arturo Bonucci; mercoledì 24 gennaio 1940, nel circolo di cultura fascista, da parte del Trio del GUF di Trieste, divenuto poi il famoso Trio di Trieste e allora formato da Dario De Rosa pianoforte, Renato Zanettovich violino e Libero Lana violoncello.13 Ad un altro Quartetto d'archi di fama internazionale, il Quartetto di Dresda, spetta la prima bolzanina del quartetto "delle allodole" op. 64 n. 5 Hob. III:63, eseguito martedì 9 dicembre 1930 nel Teatro Civico di Bolzano,14 nell'ambito della stagione concertistica della Società Filarmonica. Questo stesso quartetto fu riproposto a Bolzano mercoledì 19 dicembre 1934 dal quartetto locale formato da Robert Gasteiner, A. Tirler (viola), Vintschger e Weizmann. Il violoncellista Enrico Mainardi in tutti e tre i concerti solistici che diede a Bolzano eseguì una Sonata in do maggiore:15 martedì 20 gennaio 1931, stagione concertistica della Società Filarmonica (pianista Enzo Calace); giovedì 10 dicembre 1942, seconda stagione della Società dei Concerti (pianista Sergio Lorenzi); lunedì 26 maggio 1947, prima stagione del secondo dopoguerra della Società dei Concerti/Konzertverein (pianista Alfredo Rossi Vezzani): "di questa ariosa e fresca Sonata assaporammo la chiarezza tematica, la trasparenza strutturale e la fantasia piana e carezzevole", così il critico musicale del quotidiano Alto Adige, il musicologo Guglielmo Barblan (Siena, 1906–Milano, 1978).16 Ed è proprio nell'ambito delle 63 stagioni concertistiche della Società dei Concerti che la fortuna cameristica di Haydn si è consolidata con pregevoli esecuzioni di 23 degli oltre 80 Quartetti per archi di Haydn da parte di 'storiche' formazioni quartettistiche quali il Quartetto Italiano, il Quartetto Vegh, il Köckert Quartett, l'Amadeus Quartett e il Quartetto La Salle, e di alcune fra le più titolate formazioni d'archi dell'attuale scena concertistica internazionale quali l'Auryn Quartett, l'Orpheus Quartett, il Jerusalem String Quartett, il Manderling Quartett, il Carmina Quartett, l'Endellion String Quartett, il Meta4 Quartett, l'Hugo Wolf Quartett, il Quartetto Ebéne, l'Emerson String Quartett, il Minetti Quartett e il St. Lawrence String Quartett. Nell'albo d'oro delle stagioni concertistiche della Società dei Concerti/Konzertverein figurano anche i tre principali concerti solistici del catalogo haydniano, in particolare il Concerto Hob. XVIII:11 in re maggiore per clavicembalo (pianoforte) che ha avuto due solisti d'eccezione: Arturo Benedetti Michelangeli accompagnato dall'orchestra del Conservatorio "Monteverdi" diretta da Cesare Nordio (giovedì 15 dicembre 1949) e András Schiff, accompagnato dall'Accademia d'archi di Bolzano (sabato 22 dicembre 2007).17 Il Trio di Bolzano,18 più volte ospite della Società dei Concerti/Konzertverein, eseguì il Trio Hob. XV 3, di incerta attribuzione (probabilmente di I. Pleyel), uno dei tre trii di Haydn che l'ensemble aveva in repertorio. Un altro prestigioso Trio, formato dal pianista Guido Agosti, dal flautista Severino Gazzelloni e dal violoncellista Enrico Mainardi, eseguì i tre Trii Hob. XV:15–17 in cui il flauto è alternativo al violino, nel concerto di mercoledì 2 aprile 1969. La Sonata per pianoforte Hob. XVI, 46 ha avuto invece due geniali interpreti nei pianisti Ivo Pogorelich (martedì 18 ottobre 1983) e Svjatoslav Richter (giovedì 8 maggio 1986).

L'anno haydniano 1932 (secondo centenario della nascita) registrò alcune interessanti esecuzioni commemorative culminate nel concerto sinfonico di domenica 8 maggio 1932 nel Teatro del Dopolavoro di Bressanone per iniziativa dell'Ente Musicale. L'orchestra, formata da 40 musicisti in prevalenza di Bressanone, diretta dal maestro Arnold Becke, eseguì la Sinfonia Hob. I:100 "Militare", il Concerto per violoncello in re maggiore Hob. VIIb:2 (solista Felice Carretta, docente della locale scuola di musica) e la Sinfonia Hob. I:45 "degli addii": "Sullo sfondo dell'ampio palcoscenico, riccamente addobbato, spiccava un grande ritratto del celebre Maestro."19 Sempre nel corso dello stesso anno 1932 i Wiener Sängerknaben misero in scena nel Teatro Civico di Bolzano (sabato 9 aprile) e successivamente al Casino di Cura di Merano (giovedì 14 aprile) il dramma giocoso in tre atti Lo speziale Hob. XXVIII:3: "I 3 atti, ridotti in 15 scene, corsero rapidi e vivaci, nella recitazione dei Sängerknaben […] è solo da lamentare, ed è un vero peccato, che la realizzazione musicale sia fatta unicamente col pianoforte, ciò che dà allo spettacolo un leggero tono di accademia, per quanto i piccoli artisti facciano di tutto per farcelo dimenticare."20 L'anno haydniano si chiuse con una imponente esecuzione martedì 11 ottobre 1932 nella sala grande del Casino di Cura di Merano dell'Oratorio La creazione diretta dal sacerdote Luigi Bauerschafter, direttore del coro parrocchiale: "[…] I tre solisti, signora Maria Morawetz, Matia Kofler e Giorgio de Tschurtschenthaler dotati di ottimi mezzi vocali sono stati applauditissimi come pure sono stati applauditissimi i componenti dell'orchestra di cura e quelli del coro parrocchiale rinforzato per l'occasione. Al pianoforte sedeva il maestro Emilio Hornof."21

Le esecuzioni delle Sinfonie di Haydn costituiscono il filo rosso della fortuna del maestro di Rohrau nelle istituzioni musicali locali nel corso del Novecento, culminata con l'intitolazione nel 1960 al padre della sinfonia classica dell'organismo sinfonico regionale che nel 2010 celebrerà il 50° della sua fondazione e al nome di Haydn fu dedicato anche il nuovo Auditorium di via Dante, inaugurato il 7 aprile 2000, poi inspiegabilmente rimosso. Ma ripercorriamo il lungo itinerario sinfonico haydniano del Novecento, un'ideale staffetta fra gli organismi orchestrali che si sono alternati sulle scene musicali locali fino alla costituzione dell'orchestra stabile regionale "Haydn". Per diverse sinfonie non è stata possibile la loro identificazione in quanto segnalate o con la sola tonalità o con una numerazione non coincidente con quella ufficiale del catalogo Hoboken, la cui prima edizione risale al 1957. Fra quelle identificate figurano le sinfonie londinesi Hob. I:94 "La sorpresa o col colpo di timpani" (sabato 28 marzo 1908, Bolzano, 53a stagione concertistica del Musikverein, Bürgersaale, direttore Adolf Peter); Hob. I:100 "Militare" (venerdì 16 maggio 1919, Bolzano, 64a stagione concertistica del Musikverein, Teatro Civico, direttore Alois Kofler; venerdì 23 marzo 1934, Orchestra sinfonica di cura di Merano, direttore Enrico Romano; martedì 14 agosto 1934, concerto radiotrasmesso dell'orchestra sinfonica dell'E. I. A. R. di Bolzano, direttore Fernando Limenta; mercoledì 5 maggio 1943, Bolzano, inaugurazione del Palazzo del Turismo, orchestra composta da musicisti del Conservatorio e veneziani, direttore Carlo Zecchi); Hob. I:104 "Londoner o Salomon" (martedì 11 maggio 1926, Bolzano, 71a stagione del Musikverein, Teatro Civico, direttore Oswald Gasteiger; mercoledì 29 marzo 1950, prima audizione pubblica del neo costituito Circolo orchestrale di Bolzano/Bozner Orchesterverein, sala del "Sociale" in piazza Walther n. 1, direttore Aladar Janes22); Hob. I:103 "L'orologio" (venerdì 23 gennaio 1931, Orchestra sinfonica di cura, direttore Gilberto Gravina; venerdì 22 gennaio 1935, venerdì 19 febbraio 1937, idem; venerdì 18 novembre 1938, Orchestra sinfonica di cura, direttore Romeo Arduini); a queste si aggiungono anche le esecuzioni delle sinfonie Hob. I:92 "Oxford" (venerdì 8 aprile 1938, Orchestra sinfonica di cura, direttore Massimo Reiter) e Hob. I:44 "Funebre" (martedì 23 gennaio 1951, secondo concerto della seconda stagione sinfonica del Circolo orchestrale di Bolzano/Bozner Orchesterverein, Sala dell'Istituto Tecnico industriale, direttore Aladar Janes).

Una sinfonia di Haydn caratterizzò anche i programmi di due importanti concerti: quello che segnò la ripresa, nell'immediato secondo dopoguerra, dei concerti sinfonici nel teatro "Puccini" (venerdì 5 ottobre 1945, direttore Gilberto Gravina) e quello promosso in occasione dell'inaugurazione della Fiera campionaria di Bolzano (giovedì 28 agosto 1947, Scuola "M. Longon", orchestra composta da musicisti bolzanini e provenienti da orchestre emiliane, direttore Aladar Janes). La prima bolzanina di un'importante composizione su un tema di Haydn, il cosiddetto Chorale S. Antonii (secondo movimento della Feldparthie n. 6 in si bem magg. Hob. II:46), le Variazioni Haydn op. 56a di J. Brahms, ebbe luogo nella Sala Civica di Bolzano venerdì 1 dicembre 1922, nell'ambito della 68a stagione sinfonica del Musikverein, direttore Alois Kofler, ripresa, nella trascrizione per due pianoforti, dal duo pianistico Gino Gorini e Sergio Lorenzi nell'ambito della terza stagione della Società dei Concerti/Konzertverein (giovedì 24 marzo 1949, Sala dell'Istituto Tecnico Commerciale).

I cartelloni delle stagioni della Società dei concerti/Konzertverein hanno sempre dato spazio a concerti tenuti da titolati complessi orchestrali. Fra quelli abbinati all'esecuzione di sinfonie di Haydn menzioniamo quello dei Wiener Philharmoniker diretti dal grande direttore wagneriano e bruckneriano Hans Knappertsbusch (1888 –1965) con la sinfonia Hob. I:88, e quelli tenuti dalla neo costituita orchestra regionale "Haydn" fra il 1961 e il 1964 che eseguì 6 delle 12 sinfonie londinesi (Hob. I:95 in do minore; Hob. I:96 Il miracolo; Hob. I:97; Hob. I:100 Militare; Hob. I:102; Hob. I:104 London). L'orchestra Haydn ha naturalmente sempre dato adeguato spazio nei suoi cartelloni stagionali alle sinfonie del suo nume tutelare e ai suoi due grandi lavori oratoriali La creazione e Le stagioni, più volte replicati.

Le composizioni sacre di Haydn hanno invece trovato spazio nei cartelloni del Festival di Musica Sacra (dal 1972) e in quelli della Brixner Initiative Musik und Kirche (dal 1998).23

La parabola creativa di Haydn, giunta al suo apice con la composizione del grandioso oratorio Le stagioni, subì un successivo repentino e rapido declino. Nel 1802 avviò la composizione del suo ultimo quartetto d'archi che però non riuscì a portare a compimento dandone alle stampe, nel 1806, i soli due tempi compiuti, l'Andante e il Minuetto, accompagnati da una malinconicamente rassegnata ma sincera confessione: "Hin ist alle meine Kraft, alt und schwach bin ich" ("Sono venute meno tutte le mie energie, sono vecchio e debole.") A 200 anni dalla sua morte, l'energia della musica di Haydn, il suo arguto umorismo, la sua sapienza costruttiva, la bellezza dell'invenzione tematica, non sono però affatto venute meno e conserva intatta la sua originaria freschezza e forza espressiva.




NOTE

 

1 Questa Cantata per soli coro e orchestra fu eseguita anche nel teatro "zur Kaiserkrone" nell'ambito del concerto del Musikverein di venerdì 10 febbraio 1860. "Ein herrliches Tonwerk, welches obgleich von zu schwachen Gesangskräften ausgeführt, sehr beifällig aufgenommen wurde." ["Una magnifica composizione che è stata accolta molto favorevolmente benché eseguita da forze corali troppo deboli."] In Bozner Zeitung, mercoledì 15 febbraio 1860, n. 13.

2 Nel catalogo Hoboken questa composizione è registrata nella sezione dei Trii con pianoforte come XV:32. Segnaliamo qui anche tre composizioni clavicembalistiche appartenenti alla prima produzione tastierista di F. J. Haydn, rinvenute recentemente nella raccolta musicale sita nel convento dei Francescani di Bolzano. Cfr. Franz Gratl, Eine neue Quelle zur früheren Klaviermusik Joseph Haydns im Musikarchiv des Franziskanerklosters Bozen (Südtirol), in "Haydn – Studien" IX, 2006, pp. 248–262. Mentre due di queste composizioni sono ulteriori copie di composizioni haydniane già note agli studiosi, la Partitta per il Clavi Cembalo solo: ex f: del Sig. Giuseppe Hayden non risulta segnalata né nel catalogo Hoboken né dal RISM e, benché alcune sue caratteristiche stilistiche siano estranee al primo stile tastieristico haydniano, la sua attribuzione ad Haydn è ritenuta probabile. Questa Partita sarà eseguita in prima moderna dal pianista Evgeni Koroliov nel corso della prossima stagione 2009/2010 della Società dei Concerti /Konzertverein di Bolzano.

3 La Messa registrata alla lettera V non risulta catalogata da HOB. ma potrebbe trattarsi di una Messa del fratello Johann Michael, maestro di cappella a Salisburgo, del quale nel fondo musicale Menz è presente un cospicuo numero di composizioni: 11 Messe, le due Serenate, 15 sinfonie, la Musica turca in re maggiore (flauto, 2 oboi, 2 fagotti, 2 corni, tromba, piattelli, tamburo turchesco, tamburo tedesco, triangolo, archi) e l'oratorio Der Kampf der Busse und Bekehrung.

4 Karl Joseph Weiß era lo stampatore del Magistrato civico e mercantile della città.

5 Il teatro, sito nel giardino antistante l'albergo "zum blauen Pock" di piazza della Mostra, venne inaugurato all'inizio di settembre del 1805 in occasione della fiera di S. Bartolomeo, con l'opera Pamela nubile, un rifacimento di G. Rossi del soggetto goldoniano de La buona figliola, musica di P. Generali, allestita dalla compagnia operistica di Gerolamo Mazzuccato. Nella biblioteca Tessamnn è conservata copia del libretto dell'Oratorio stampato in occasione di questa sua esecuzione: "Botzen. Gedruckt und zu haben in der Josef Eberle'schen Buchdruckerei." Alla pagina 2 sono riportati a matita i nominativi dei solisti che presero parte all'esecuzione: Scala (Gabriel), Peschack (Uriel), Albert Wachtler (Raphael, Adam), Hengebaur (Eva).

6 Nagiller era allora il Kapellmeister del Musikverein, l'associazione musicale cittadina fondata nel 1855 che, oltre alla gestione della scuola civica di musica, promuoveva stagioni sinfoniche e cameristiche. Cfr. Giuliano Tonini, 150 anni di musica a Bolzano / 150 Jahre Musik in Bozen, Athesia, Bolzano 2006.

7 "Unter gütiger Mitwirkung der einheimischen Solisten, Mitglieder des Männer-Gesangs-Vereines und anderer kunstsinniger Herren und Damen, der Vereins-Schüler und Schülerinnen." ["Con la partecipazione di solisti locali, membri dell'Associazione corale maschile e di altri signori e signore sensibili all'arte, degli allievi e delle allieve della scuola di musica dell'associazione"] L'edificio, sito nell'attuale piazza Verdi, fu inaugurato nel gennaio del 1886 e fu distrutto nel corso dei bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale.

8 L'esecuzione ebbe luogo nella Sala Civica e vide la partecipazione dei solisti il tenore Carl Deluggi, Marie Linhart, Albert Wachtler, il Männergesangverein, gli allievi del Lehrerbildungsanstalt, il coro femminile e di voci bianche del Musikverein, per un totale di 150 musicisti diretti da Johann Zipperle.

9 L'estensore della critica musicale così si espresse dalle colonne della Bozner Zeitung di venerdì 18 dicembre 1857: "Der Symphonie folgte der Herbst aus Joseph Haydn's Jahreszeiten, diesem wunderbaren Schwanenliede des greifen Meister, an Begeisterung und Lebendigkeit ein Werk urfrischer Jugendkraft.- wer vom Wahne sich besagen hält, als sei er nicht gemacht für "klassische" Musik, - und unter uns soll es so Manchen geben, der, wie den unnahbaren Hain der Eumeniden mit heiliger Scheu sie meidet, - wer sich den doppelten Genuss verschaffen will, Vorurtheil verscheucht zu sehen und einer nicht geahnten Anlage sich bewusst zu werden, der gehe hin und höre Haidn's Jahreszeiten, - sie werden auch den Verstocktesten bekehren." ["Alla Sinfonia [n. 1 op. 21 di L. van Beethoven] ha fatto seguito L'autunno dalle Stagioni di Joseph Haydn, questo meraviglioso canto del cigno del maturo maestro, un'opera di fresca forza giovanile in quanto a entusiasmo e vitalità – chi vuole trattenersi dall'errore di considerarsi non adatto alla musica classica, - e fra di noi ci sono persone che la evitano con sacro timore come l'inavvicinabile boschetto delle Eumenidi, - chi vuole procurarsi il doppio piacere di vedere scacciati i pregiudizi e di divenire consapevole di una non presentita predisposizione, costui venga a sentire Le stagioni di Haydn: faranno cambiare idea anche ai più ostinati."]

10 Si tratta precisamente della Missa brevis Sancti Johanis de Deo (Kleine Orgelmesse) Hob. XXII:7, Schöpfungsmesse Hob. XXII:13, Mariazeller Messe Hob. XXII:8, Missa in honorem BVM (Grosse Orgelmesse) Hob. XXII:4, Nelsonmesse Hob. XXII:11, Missa sancti Bernardi von Offida (Heilihmesse) Hob. XXII:10, Missa Sancti Nicolai Hob. XXII:6, Harmoniemesse Hob. XXII:14, Missa in tempore belli Hob. XXII:9, Theresienmesse Hob. XXII:12.

11 "Der tüchtige Dirigent, Herr Grißmann sowie die zum Orchester der Pfarrkirche beigezogenen Kräfte lassen eine würdige Aufführung des Werkes erwarten und machen wir Musikfreunde besonders darauf aufmerksam." ["La bravura del direttore, il signor Grißmann, così come gli aggiunti dell'orchestra della Chiesa parrocchiale, fanno sperare in una degna esecuzione dell'opera verso cui richiamiamo l'attenzione specialmente degli amici della musica."] In Meraner Zeitung, mercoledì 13 aprile 1881, n. 30.

12 L'ampia sala del Museo Civico, inaugurata il 16 aprile 1905, ospitò il suo primo concerto il 6 maggio 1905.

13 Vanno segnalate anche altre due esecuzioni di questo Trio: mercoledì 11 ottobre 1922 nella sala del Parkhotel di Maia di Sopra eseguito da Josef Ruzicka, pianoforte, Siegmund Deutsch, violino, Karl Hager, violoncello; e una sua riproposizione, nel clima di fervida ripresa delle attività culturali nell'immediato secondo dopoguerra, da parte del Trio del Gruppo strumentale meranese formato da Nives Stockel pianoforte, Luigi Schininà violino, e Balilla Fabbri violoncello, mercoledì 17 ottobre 1945 nel Teatro Puccini.

14 A 100 anni dalla sua apertura e con ben 69 stagioni teatrali di prosa, lirica e operette all'attivo, il vecchio teatro "Kaiserkrone" di piazza della Mostra fu definitivamente chiuso nel 1904 per ragioni di sicurezza. Il nuovo teatro civico, il cui progetto portava la firma del prestigioso architetto monacense Max Littmann (1862–1931), fu inaugurato domenica 14 aprile 1918. Il teatro, situato a 25 metri dal viale della Stazione lato sud, dirimpetto all'attuale stazione delle autocorriere e intitolato nel 1938 a Giuseppe Verdi, fu ridotto ad un cumulo di macerie durante i primi bombardamenti del settembre 1943 che seppellirono non solo una costruzione di pregevole fattura architettonica ma anche vent'anni d'intensa attività teatrale di prosa e lirica.

15 Ma probabilmente si tratta del concerto Hob. VIIb:1 nella riduzione per violoncello e pianoforte.

16 Guglielmo Barblan si trasferì nell'autunno del 1932 da Roma a Bolzano dove insegnò dapprima violoncello e poi storia ed estetica musicale nel Liceo Musicale "G. Rossini" poi Regio Conservatorio "C. Monteverdi". Dal 1933 fino alla sua partenza per Milano nel 1950, fu critico musicale, teatrale, cinematografico, d'arte sulle colonne del quotidiano "La Provincia di Bolzano" e nel secondo dopoguerra dell' "Alto Adige". Insigne musicologo, insegnò dal 1962 storia della musica all'Università statale di Milano e fu presidente della Società italiana di musicologia dal 1964 al 1968.

17 Le due esecuzioni del concerto in do maggiore per violino Hob.VIIa:1 con Goldberg Szyon nel 1958 e Turban Inglf nel 1998 sono state precedute da quella del concerto in sol maggiore Hob. VIIa:4 eseguito da Robert Köstler, Konzertmeister del Musikverein, accompagnato al pianoforte da Ida Hajek (docente di pianoforte), martedì 9 novembre 1909 nella Sala Civica; mentre l'esecuzione del concerto per violoncello in do maggiore Hob.VIIb:1 con Altobelli Enzo nel 1961 è stata preceduta da quelle di Josef Michel (Merano, venerdì 21 febbraio 1936, salone del Casino Municipale, Orchestra di Cura, direttore Giuseppe Gravina) e di Felice Carretta (Bressanone, domenica 8 maggio 1932).

18 Il Trio di Bolzano, costituitosi nel 1946, era formato inizialmente da Nunzio Montanari (Modena, 1915–Bolzano, 1993), pianoforte, Giannino Carpi (Gualtieri, Reggio Emilia, 1912 – Bolzano, 1987), violino e Antonio Valisi, violoncello, poi sostituito da Sante Amadori. Il Trio svolse una luminosa carriera internazionale che si protrasse fino al 1978. Cfr. Gian Luigi Dardo – Andrea Bambace, Suonare! Per la gioia di suonare. (Nunzio Montanari (1915 – 1993), Silvana Editoriale, Milano 2005.

19 In La Provincia di Bolzano, giovedì 12 maggio 1932.

20 In La Provincia di Bolzano, domenica 10 aprile 1932.

21 In La Provincia di Bolzano, giovedì 13 ottobre 1932.

22 Trentino di nascita (San Michele all'Adige, 17.1.1917) ma bolzanino d'adozione, Aladar Janes si diplomò in composizione con Mario Mascagni al Conservatorio di Bolzano, dove insegnò dal 1940 al 1953. Perfezionatosi in direzione d'orchestra con Guarneri, Zecchi e Karajan, dal 1953 al 1958 è stato direttore stabile dell'orchestra dell'Angelicum di Milano. Dal 1962 al 1984 ha diretto l'Istituto musicale di Udine (Conservatorio dal 1981). Aladar Janes fondò e diresse nel biennio 1950-1951 il gruppo orchestrale denominato "Circolo orchestrale Bolzano – Bozner Orchesterverein" che riuniva docenti del Conservatorio e dilettanti.

23 Delle 14 Messe di Haydn sono state finora eseguite la Missa brevis Hob. XXII:1, la Missa Cellensis Hob. XXII:5, la Missa brevis Sancti Joannis de Deo (Kleine Orgelmesse) Hob.XXII:7, la Missa in Tempore Belli Hob. XXII:9, la Missa Maria Theresia Hob. XXII:12, la Missa solemnis Schöpfungmesse Hob. XXII:13 e la Harmoniemesse Hob. XXII:14, quest'ultima riproposta anche nell'edizione 2009 del festival di Musica Sacra nella chiesa parrocchiale di Appiano, il 31 maggio 2009 nel giorno della ricorrenza della morte del compositore. Nei cartelloni delle 38 edizioni del Festival di Musica Sacra figurano anche altri titoli sacri di Haydn: lo Stabat Mater Hob. XX bis, il Te Deum Hob. XXIIIc:2 e Le ultime sette parole Hob. III:50-56, riproposte anche nell'edizione 2009 del festival nella versione per quartetto vocale e orchestra d'archi (Bressanone, sabato 9 maggio, Accademia d'archi di Bolzano, direttore Frieder Bernius). Nei cartelloni musicali di Brixner Initiative Musik und Kirche si segnalano due sontuose esecuzioni degli oratori Die Schöpfung (Bolzano, lunedì 5 ottobre 1992, Waltherhaus, Kammerchor Stuttgart, Accademia d'archi di Bolzano, direttore F. Bernius) e Die Jahreszeiten (Bressanone, sabato 28 febbraio 2009, Forum, Elisabeth Wimmer, Markus Brutscher, Klaus Mertens, Chorus sine nomine, Orfeo Barockorchester, direttore Johannes Hiemetsberger).