IL CRISTALLO, 2009 LI 1 [stampa]

AAVV, a cura di Franco Maggi, Il mare nella poesia. Autori contemporanei. Bolzano, Latmag, 2009

recensione di EUGEN GALASSO

Dalle antiche tradizioni epico-mitiche, dall'"Epos di Gilgamesh", grande opera assiro-babilonese, che influenzò anche la Bibbia (Antico Testamento), ma anche dagli antichi poemi del Lontano Oriente in poi, fino alle composizioni di tutti i poeti lirici ed epici (Omero, Virgilio, Catullo fino a Baudelaire, Byron, Shelley, Pascoli, fino all'oggi, per non parlare di scrittori quali Melville e Conrad, ma penso per es. alla riscoperta di Alexandre Dumas grande romantico ri-assurto agli onori dell'Academie Française e al suo"Les Deux Frères Corses", dove la Corsica, terra selvaggia sempre"altra"rispetto alla Francia, pur se ne proveniva l'Empereur, linguisticamente più "italiana"si lega endiadicamente e quintessenzialmente al sèma marino), il mare, non solo genericamente il sèma acquatico, è cruciale per la creazione poetica e letteraria. Del resto, anche in quei testi non prettamente poetici ma permeati di poesia che sono i Vangeli (non solo canonici, anche "apocrifi", però) come già nell'Antico Testamento, la presenza del mare è decisamente forte e, a tratti, "onnipresente". Oltre a tutto, il mare da sempre è elemento salvifico/ lustrale (pensiamo anche solo - si fa naturalmente per dire, essendo l'entrebillet alla fede, in quasi tutte le tradizioni ecclesiali e religiose legate al cristianesimo - al battesimo), ma anche elemento di pericolo (procelle, venti, tempeste, maremoti) e spesso anche quello che è definito come lago (il Lago di Tiberiade, per esempio) è composto da acqua salmastra-salata, trattandosi, sostanzialmente, di un'enclave marina. In questa raccolta-silloge poetica, in cui vari autori si confrontano sul tema marino, ovviamente da punti di vista diversissimi, euforia e disforia sono presenti come malinconia, gioia, legandosi chiaramente agli altri elementi naturali (vento, aria, terra, anche, soprattutto metaforicamente il fuoco), ma anche, come sappiamo almeno dal Romanticismo in poi, all'"interno" dell'animo e dell'anima della persona umana, ossia a emozioni, sentimenti, pensieri. Chiaro che, per vettorializzare tale pluralità di impressioni e d'altro, bisognerà far uso di diversissimi "significanti" che, difatti, anche nella presente silloge sono ampiamente rappresentanti, pur nell'assenza di sperimentalismi estremi, di elementi di poesia visiva e di sinergie totalizzanti che, peraltro, per molti hanno ampiamente fatto il loro tempo... Come in ogni raccolta, qualcuno troverà qualcosa da eccepire, ma in poesia, oltre a criteri metrico-stilistici e comunque di "produzione di senso" (ampiamente intesa, però) non esistono misure tassative per escludere o includere a forza certe composizioni poetiche al posto di altre. Quindi, nella pluralità, di cui si è ribadita la presenza, non sarà possibile proporre tout court un'alternativa credibile-proponibile. Un altro "colpo"di questa casa editrice bolzanina che, tra volumi di poesia, narrativa, antologie poetiche, volumi di storia e critica-saggistica letteraria, in due decenni ha superato il traguardo-non facilmente attingibile da una casa editrice dai mezzi non enormi, ma neppure grandi, di cinquanta volumi.