IL CRISTALLO, 2011 LIII 2-3 [stampa]

ALBERTO PELLAI, Nella pancia del papà, Milano, Franco Angeli, 2003, pp. 176

recensione di INGA CONTI

Nel presente volume Alberto Pellai si rivolge a tutti quei giovani che si preparano a diventare padri oppure ai neo-papà. L'autore non pretende certo di insegnare a fare il padre, ma invita a scoprire giorno per giorno la gioia di esserlo. È il momento della vita più importante e significativo per ogni uomo. Non c'è solo il lavoro e relativi impegni. È vero che bisogna fare parecchi sacrifici prima di ottenere soddisfazioni in ambito professionale. Dopo la nascita del bambino si avverte il bisogno di trascorrere più tempo vicino alla compagna e al neonato. Si preferisce stare a casa. Si comincia ad assumere un atteggiamento nuovo nei confronti dei colleghi e più in generale nel contesto lavorativo. Si impara ad affrontare la quotidianità in un modo diverso all'insegna della serenità. Ogni padre è una persona nuova che cambia dopo la nascita del primo figlio. Inizia a seguire "il percorso della paternità" (p. 26) che comporta il provare ogni giorno emozioni diverse: ridere, piangere, aver paura, sperare ed aver fiducia. In tal modo i neo-papà hanno la possibilità di fare un'esperienza utile per acquisire nuove competenze. Sin dai primi mesi di vita si riconosce come fondamentale anche la presenza della mamma, capace di trasmettere un affetto materno unico e insostituibile. Dopo un po' di tempo tanto il padre quanto la madre imparano a ricoprire un loro ruolo specifico nel corso della giornata. Il papà ha il compito di portare il proprio bambino in spalla quando non ha più la forza di passeggiare in modo autonomo. Alla sera legge un libro scelto dal bambino. L'eventuale assenza del padre influisce sul ritmo della crescita, sullo sviluppo psicofisico del bambino e sulla nascita di una relazione di attaccamento. Quest'ultimo si stabilisce se il padre incomincia a prendersi cura del bambino prima e dopo la gravidanza. Se il padre non è presente soprattutto in quei momenti allora difficilmente si può costituire una "figura di attaccamento" (p. 41). Un salutare attaccamento assicura nei bambini una maggiore sicurezza e fiducia in se stessi. Dopo la nascita del primo figlio ogni uomo inizia a fare l'esperienza "dell'essere genitore" più o meno desiderata. È vero che il neo-papà deve rinunciare a molte attività (viaggi, vacanze……. .) però ha la fortuna di condividere con altri la gioia di avere una famiglia. Ha così l'opportunità di vivere una vita nuova, ricca di tante sorprese, sofferenze e novità. . Non ha il tempo per annoiarsi. Ogni bambino ha diritto di ricevere particolari cure, attenzioni e coccole. Ciò significa che il piccolo ha bisogno di sentirsi accolto con amore e tanta tenerezza. Anche le coccole favoriscono la comparsa di un buon attaccamento tra genitori e figli. Nell'ultima parte del libro, l'autore presenta tante filastrocche nelle quali si capisce bene quale atteggiamento il papà deve assumere nei riguardi del figlioletto, come e quando deve comparire sulla scena educativa. Inoltre il neo-papà deve saper cercare di comprendere l'universo emotivo del bambino.

 

Deve essere in grado di far apprendere e rispettare il concetto di regola. Infine ogni papà deve trovare il tempo per giocare assieme al proprio figlio/i per il semplice piacere di farlo. Nel momento in cui un genitore riesce a riservare del tempo per ridere, scherzare e giocare insieme ai suoi figli allora dimostra di aver trovato una delle più grandi felicità della vita. In tutte le filastrocche, riportate nell'ultima sezione del volume, Pellai invita ogni padre ad imparare a vivere con serenità la vita quotidiana con il/i proprio/i figlio/i. Il neo-papà si impegna ogni giorno ad intrattenere il bambino svolgendo tante attività insieme a lui nel corso del tempo libero. Si pensi ai momenti riservati all'attività ludica nel corso dei quali anche l'adulto può immaginare di essere un bambino che gioca. In tale circostanza il gioco è più bello in quanto tanto il neo-papà quanto il bambino si divertono. C'è poi quel momento della giornata dedicato alla lettura di un libro che consente al bambino di conoscere, esplorare nuovi mondi e realtà. Il piccolo riceve nuovi stimoli per apprendere a immaginare qualcosa di fantastico che non fa parte della realtà. In conclusione Pellai sostiene che esistono mille modi per riuscire a scoprire tutte le belle emozioni che si provano quando si diventa padri per la prima volta.