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IL CRISTALLO aprile 2020 - light edition

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  Roberto De Martin     FilmFestival della Montagna a Trento: la 68ª edizione si farà così   

Quando nacque nel lontano 1952 il Trentofilmfestival si era già dato nel nome due caratteristiche preveggenti. Si era dichiarato internazionale e si era legato ai film di montagna.

Allora era come un capocordata che doveva guardarsi attorno per scegliere la via – una prima via – per arrivare in vetta. Non a caso già nelle successive edizioni aveva inserito l’esplorazione come ulteriore traccia. Negli anni più vicini l’avventura, l’ambiente, i cambiamenti climatici, la montagna per la vita sono ulteriori tracce. In sintesi da un ruolo di documentazione (imprese, prime salite,exploit…) è passato a una funzione di esposizione dei più diversi aspetti che la montagna offre, dall’essere l’ultimo baluardo di sostenibilità e naturalità al farsi terreno di gioco per le più audaci evasioni,fino al presentarsi come alternativa per scelte di vita anche spirituali, dentro un altro tempo e un altro spazio (F. De Battaglia).

Dal 1952 contiamo 67 edizioni, una dopo l’altra, senza interruzioni. Nemmeno il Sessantotto trentino fu un ostacolo, anzi dagli anni ’90 c’è stata la felice espansione con la presenza a Bolzano dopo un mio dialogo con l’allora sindaco Salghetti.

C’è voluto il 2020 non per uno stop, ma per un freno. Ma il Covid può considerarsi un’ulteriore prova per il futuro. Questa volta però il Festival non è solo, ha avuto tanti allievi da portare la presenza del filmfestival di montagna in tutti i cinque continenti. L’ Alliance che oggi permette e realizza una collaborazione internazionale effettiva raggruppa ben 23 filmfestival in diciassette Paesi dalla Patagonia alla Corea del Sud, dalla Nuova Zelanda al Nepal.

Ecco pertanto che la 68ª edizione sale ulteriormente e questa volta non da sola: in tutti i festival del mondo si stanno sperimentando soluzioni alternative con la fruizione a distanza, tramite il web oppure all’aperto.

Anche a Trento e a Bolzano quest’anno si farà così. Nel frattempo sia Visioni –la ripresa di alcuni film a concorso nelle scorse edizioni – sia la piattaforma didattica del Trentofilmfestival stanno riscuotendo successo. La piattaforma propone approcci multimediali a disposizione degli insegnanti coerenti con l’agenda 2030. Ha già avuto 150 adesioni nel primo mese di attività ed è strumento dedicato alla scuola primaria e secondaria. Gli insegnanti devono prima accreditarsi come professionisti sulla piattaforma, poi hanno a disposizione laboratori in diversi ambiti teorici e pratici, dalla scrittura al disegno : si possono vedere filmati e trarne ispirazione per esprimere proposte, fare conoscere buone pratiche tese alla salvaguardia dell’ambiente e alla collaborazione. Un modo attuale per guardare alla montagna di sempre, alla montagna maestra di vita.

 

                                                                                                                                                    Roberto De Martin

 

 

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