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Pedagogia clinica.
La scienza distintiva
della professione
di Pedagogista Clinico

di Guido Pesci e Marta Mani

Roma, Omega Edizioni, 2021
 

Questo testo, scritto dal fondatore della scienza in questione, la pedagogia clinica e dalla sua collaboratrice Marta Mani, rispetto a un saggio precedente, Pedagogia clinica (di Guido Pesci, Roma, Magi, 2008) e poi anche Pedagogia clinica. La pedagogia in aiuto alla persona (Roma, Omega, 2012) e a vari altri saggi specifici, su metodi e tecniche particolari, ridefinisce la pedagogia clinica stessa. È una scienza nata da un processo di osservazioni e da una attività di ricerca per definire con coerenza e prove certe l'esistenza di condotte socio-educative e culturali ostacolanti la persona, il suo equilibrio e l'inclusione sociale, una persona di cui la Pedagogia Clinica riconosce l'essenza in ogni età e in ogni momento della vita...

Sostenuta da una sempre più decisa esigenza di un cambiamento e mossa dalla prospettiva di un mutamento sociale e da un nuovo modo di sapere scientifico e socio-culturale, la realtà osservata e la scoperta delle leggi di causa ed effetto dei fenomeni, tale scienza spiegava la necessità di impegnarsi per dare alla persona dignità: Ancora: «La pedagogia clinica è una scienza indirizzata al vasto panorama dei bisogni della persona e vuole soddisfarli con modalità educative capaci di ripristinare nel soggetto nuovi equilibri e abilità nel vincere ostacoli e ogni disagio psico-fisico e socio-relazionale» (op.cit., p.57, da un'intervista con il prof. dott. Pesci, pubblicata da "La Nazione" e dal "Resto del Carlino" nel 1998, in occasione dell'istituzione dei corsi per la formazione dei pedagogisti clinici, riuniti nell'ANPEC-Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici-formati all'ISFAR-Istituto Superiore di formazione , aggiornamento e ricerca).

Come si può evincere già da queste affermazioni, la pedagogia clinica, che si rivolge a ogni persona, di qualunque età (dunque senza le barriere stadiali poste dalla psicologia dell'età evolutiva piagetiana, fatti salvi i suoi meriti, da compensare, però, con la pedagogia di Lev Vygotskij, che tiene conto adeguatamente della socialità, "rimossa" invece da Piaget), non è "clinica" nell'accezione ospedaliera-sanitaria del lemma, ma vuole , al contrario, riscontrare e valorizzare le capacità e le potenzialità della persona stessa, procedendo sempre, come appunto la scienza (lo vediamo anche in un ambito ben diverso, come quello della virologia, oggi, in occasione dell'emergenza COVID-19) by trial and error, per tentativi ed errori (da superare, ovviamente), dunque con continue verifiche, deduttivamente come anche induttivamente, attingendo alle grandi lezioni teoriche ma anche e soprattutto pratiche di ambiti diversi anche se tra loro sempre collegati come la neurofisiologia, le diverse "scuole" della psicologia e della pedagogia, la sociologia e l'antropologia culturale e sociale, ma non solo, sempre tenendo conto degli incessanti sviluppi di queste scienze, senza dimenticare le grandi lezioni di protagonisti storici anche per lungo tempo dimenticati, come Antonio Gonnelli Cioni, grande innovatore nel campo dell'assistenza ai Sordomuti nel 1800 e a inizio del Novecento, peraltro riscoperto, certo non solo in accezione storico-filologica, da Guido Pesci in due volumi fondamentali, rispettivamente del 1999 e del 2007.

Una serie incredibile di formazioni, accumulate nei decenni dal prof. Pesci, che però sono sempre state volte all'aiuto alla persona, volontà già costantemente presente in Pesci come in altri giovanissimi negli anni Sessanta dello scorso secolo, dove le formazioni umanistiche e scientifiche si fondevano in una pluralità sintetica e sincretistica di saperi, sempre finalizzata appunto all'aiuto alla persona, di qualunque condizione e in qualunque età della vita; esperienza maturate nella Firenze già molto vivace dell'epoca, in collaborazione-scambio con personaggi come i protagonisti di "Testimonianze", padre Ernesto Balducci e don (allora) Arnaldo Nesti, il pedagogista Filippo Maria de Sanctis, ma anche lo stesso storico sindaco della città Giorgio La Pira, pontiere anche nel dialogo tra i due blocchi del mondo d'allora... Un work in progress continuo, quello della Pedagogia clinica, che si sostanzia di metodi e tecniche diversi ma convergenti come il Reflecting, il Bodywork, il BonGeste, la Cyberclinica e altri/e ancora.

 

                         di Eugen Galasso

 

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