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7 SECOLI DOPO: DANTE E I DISPATRIATI
SUBLIMAZIONE DI UN DESTINO

In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri si moltiplicano le pubblicazioni sull'autore della Commedia.
Anche sul Cristallo sono recentemente uscite alcune recensioni in proposito. Romano Toppan, teologo ed economista, che spesso collabora alla nostra rivista, ha scritto un saggio molto acuto in cui affronta il rapporto del poeta con la esperienza e la tradizione biblica dell'esilio. Vi compaiono non solo i profeti dell'Antico Testamento, ma figure dell'arte, delle scienze, della politica di tutti i tempi, accomunati dall'aver condiviso la sorte dello sradicamento, del viaggio, dell'esilio. Il libro, dal titolo Dante e i dispatriati. Sublimazione di un destino, è uscito alla fine dello scorso anno per le edizioni Mazzanti libri.
Per gentile concessione dell'autore e dell'editore lo pubblichiamo oggi nell'edizione on line, certi di fare cosa gradita ai nostri lettori.


DANTE E I DISPATRIATI
Sublimazione di un destino

Romano Toppan

Con i disegni di Liliana Corfiati

     INDICE

  
 Copertina  
   
 Prefazione  
  
 Introduzione  
 Capitolo 1. 
 La Divina Commedia come teologia dell’esilio  
 Capitolo 2. 
 La Divina Commedia come infinito viaggiare  
 Capitolo 3. 
 Le profezie dell’esilio  
 Capitolo 4. 
 I luoghi di esilio  
 Capitolo 5. 
 Il tema profetico dell’esilio  
 Capitolo 6. 
 Esilio: affinità di destino tra Dante e i profeti  
 Capitolo 7. 
 I tempi dell’esilio: Ezechiele  
 Capitolo 8. 
 Dante e i profeti dei tempi dell’esilio: Isaia, Abacuc, Amos, Osea  
 Capitolo 9. 
 Il tema dell’esilio nei profeti: Daniele  
 Capitolo 10. 
 Affinità di destino tra Dante e i profeti: le invettive  
 Capitolo 11. 
 Il tema dell’esilio in altri poeti  
 Capitolo 12. 
 Preghiere, pensieri e canti sull’esilio